venerdì 23 dicembre 2011

PROTESI PIP

E' allarme per le protesi Pip al seno, un allarme a livello mondiale. Prodotte in Francia, per l'80% vengono esportate in moltissimi Paesi di tutoli mondo, ad esempio Gran Bretagna, Spagna, Brasile, Argentina, Cile, Colombia e Venezuela. In Italia le donne che ne fanno uso potrebbero essere ben cinquemila. Il rischio che corrono le tantissime donne che hanno fatto uso di tali protesi è infatti quello di ammalarsi di tumore. Al momento c'è ancora parecchia confusione sul caso: le autorità britanniche ad esempio hanno invitato le donne che se le sono fatte impiantare a non farsi operare per toglierle: il rischio cancro non sarebbe stato dimostrato, almeno per il momento. Nel Regno Unito le donne che ne fanno uso sono ben 40mila. Altri Paesi stanno prendendo provvedimenti diversi:  il Brasile ad esempio ne ha vietato l'importazione sin dal 2010, mentre negli Stati Uniti, dove comunque non sembra siano state esportate, la commissione sanitaria apposita sostiene non sia stata provata la dannosità del prodotto. Tutto è nato da quando in Francia si è verificato un tasso di rottura delle protesi Pip superiore alla media mentre il mese scorso una donna è morta dopo essersi ammalata di tumore, una forma rara che sarebbe anche l'ottavo caso del genere. Rompendosi la protesi, infatti, il silicone andrebbe in circolo nell'organismo provocando il tumore. Anche se delle 30mila donne francesi che adoperano queste protesi, circa mille hanno subito la rottura senza almeno al momento aver subito danni. Al momento la Francia avrebbe comunque ordinato a tute le donne che ne fanno uso di farsele espiantare. Ma cosa sono le protesi Pip? Il loro problema principale consisterebbe nel fatto che sono prodotte con un gel non conforme: come ha fatto notare il ministero della sanità italiano, il loro basso costo avrebbe dovuto far nascere qualche sospetto. Si tratterebbe di un gel al silicone di tipo industriale differente da quello che ha invece il certificato necessario per vendere le protesi nell'Unione europea. In Italia sarebbero una minoranza rispetto a quelle che usano le donne. Come ha fatto notare qualche esperto, c'è una differenza dal punto di vista dell'impianto proteico e da quello organico e anche il tipo di impianto effettuato presenta differenze. Quando si è davanti a un caso di mastectomia (cioè quando la mammella viene esportata per un caso di malattia come un tumore al seno) il silicone sostituisce la maggior parte del tessuto muscolare e adiposo. Dunque il corpo umano è molto esposto a infiltrazione di silicone: le operazioni di impianto di protesi al silicone richiedono dunque alta sicurezza in casi come questi.
In ogni caso comunico che: le protesi PIP, di cui tanto si parla sui media in queste ore, non sono mai state utilizzate dal sottoscritto. Usiamo, altresì, solo protesi di altissima qualità, come Certificato dalle etichette rilasciate al momento dell'intervento. Restiamo a disposizione per ogni chiarimento sia per le nostre pazienti, che per pazienti non operate dal sottoscritto ma con dubbi o domande a riguardo.

martedì 13 dicembre 2011

AUMENTO VOLUMETRICO LABBRA

L'utilizzo di fillers iniettabili sono una delle metodiche più diffuse per il ringiovanimento cutaneo.
Con l'avanzare dell'età i tessuti sottocutanei che supportano la tonicità della cute e rendono il volto "giovane", cominciano gradualmente ad assottigliarsi, rendendo accentuate le normali rughe di espressione; questo processo è aggravato dall'esposizione solare, diete, fattori genetici.
I filler sono i materiali che vengono impiegati per la correzione di questi inestetismi cutanei mediante "il riempimento" di rughe cutanee, delle cicatrici infossate o anche per l' ingrandimento delle labbra. Questi difatti permettono di colmare il deficit creatosi al livello del tessuto dermico.
Sebbene ne esistano in commercio moltissimi, ognuno di loro presenta pregi e difetti specifici.
Tutti i fillers vengono iniettati localmente nell' area da trattare, e la maggior parte di essi consente di ottenere un effetto temporaneo, di durata variabile e dipendente dal tipo di materiale impiegato.
Ricordiamo che l'impiego di filler non riassorbibili è sconsigliato in quanto possono dare serie complicanze di non facile risoluzione; Inoltre tra i filler non riassorbibili, il silicone liquido è vietato dalla legge.
I primi, tra i quali bisogna ricordare il collagene, hanno il difetto di esporre a reazioni allergiche e di essere generalmente riassorbiti con rapidità.
Tra i fillers sintetici, l' acido ialuronico è al momento sicuramente il filler più utilizzato e con minori complicanze riportate in letteratura. Si tratta di un gel viscoelastico derivato da un polimero naturale dell' acido ialuronico. Poiché questo è un normale componente polisaccaridico della matrice intercellulare, non si verificano reazione allergiche al materiale quando viene iniettato per la correzione di inestetismi.
La durata dell' effetto è limitata a circa 8 mesi, ma, data la facile disponibilità del materiale ed il costo abbastanza contenuto, è possibile programmare la ripetizione del trattamento ad intervalli periodici per garantire il mantenimento del risultato.
I filler di ultima generazione sono più sicuri, hanno una maneggevolezza maggiore, e danno dei risultati stabili nel tempo; tra questi ricordiamo lo Juvederm® (Allergan) e il Restylane® (Q-Med).
Non esistono al momento controindicazioni conosciute al trattamento delle rughe con acido ialuronico. Poiché l' acido ialuronico è un normale componente della matrice intercellulare di tutti gli organismi viventi, incluso l' uomo, non è necessario prendere particolari precauzioni contro la possibilità di reazioni allergiche. In tutti gli studi effettuati, l' acido ialuronico ha dimostrato un' elevatissima compatibilità e sicurezza, ed in particolare, essendo prodotto per sintesi e non per purificazione da derivati animali, il materiale non espone al rischio di trasmissione di malattie o di reazioni indesiderate in pazienti con ipersensibilità a cibi comuni come carne di manzo, pollo o uova.
Ove necessario può essere utilizzato un'anestesia locale (tronculare), come quella del dentista, per addormentare le aree da trattare.
Utilizzando una siringa con ago molto sottile, il gel di acido ialuronico viene infiltrato superficialmente nella pelle, immediatamente al di sotto delle rughe da trattare. Il quantitativo di gel da infiltrare varia in base alla profondità ed all' estensione delle rughe. Nella maggior parte dei pazienti è sufficiente impiegare 1 ml. Di acido ialuronico.
Non sono descritte vere e proprie reazioni allergiche all' acido ialuronico. In 1 caso su 2000 si sono verificate lievi reazioni di ipersensibilità (rossore e modesto gonfiore), di durata limitata e prive di conseguenze.
Durante le prime 6-12 ore, soprattutto nelle pelli più delicate, si possono notare delle piccole strie arrossate, corrispondenti alle zone di passaggio dell' ago. Queste strie, quando presenti, scompaiono rapidamente e senza lasciare traccia. Durante la prima giornata si consiglia di bere abbondantemente, in modo da idratare i tessuti e migliorare l' efficacia del trattamento (l' acido ialuronico ha la proprietà di richiamare acqua in modo da mantenere costante nel tempo il suo volume). Inoltre è sconsigliata l'esposizione al sole durante le prime 48 h.
L' intervento non è doloroso,se non la sensazione di piccoli fastidi legati alle punture dell' ago.
Se si esclude il modesto rossore nelle aree trattate, avvertibile in qualche caso durante le prime 6-12 ore, l' infiltrazione di acido ialuronico non lascia segni visibili nelle aree trattate
Il risultato è immediatamente visibile ed apprezzabile. La durata della correzione ottenuta è variabile in base al tipo di acido ialuronico impiegato. Nella maggior parte dei casi gli effetti durano almeno 8 mesi.